Gente a bordo
Vi racconto volentieri la mia gente a bordo. “Bordo” viene definito come “margine, orlo” (io lo vedo come una linea sottile) oppure “spazio interno di una nave”. Mi piacciono i limiti, non le regole, mi piace il contenuto e non il contenente. Dentro questo spazio/linea mi fa tanto piacere che ci siano Francesca Arquint, Maurizio Castelli, Simone Rossi e Teatro del Vino.
Francesca Arquint mi segue in cantina, assaggiamo insieme i vini e ci divertiamo a vederli crescere, anno dopo anno. Mi sembrava impossibile sostituire Giulio Gambelli, che aveva non solo grande competenza e professionalità, ma sapeva creare rapporti sani con le persone e con i vini. Con Francesca ci conosciamo da tanti tanti anni, è una grande amica, professionalmente molto preparata, seria, simpatica, olfatto eccezionale e palato raffinatissimo. Di lei mi fido, con lei mi confido e a lei affido i miei vini. Il suo rapporto con me e i miei vini mi piace tanto, è semplice, schietto ed estremamente rispettoso, senza forzare mai niente, facendo sempre la sua parte nel migliore dei modi, divertendosi.
Maurizio Castelli è superfluo presentarlo. Noto, importante, grande professionista. La prima volta che gli ho telefonato per un appuntamento ero decisamente intimorita. Ci siamo incontrati e mi è piaciuto per la sua grande sicurezza e competenza, ma mi ha colpito soprattutto il suo modo di fare, simpatico nell’etimologia del termine (syn pathos), sincero, di poche parole che dicono molto, entusiasta all’idea di aiutarmi. Con grande delicatezza, ascolta paure e desideri e dà valore alle persone, creando rapporti sani e stratificati. Il dott. Castelli ha un gruppo di giovani con cui collabora. Credo che la sua finezza nel sentire si sia manifestata anche nella scelta della persona che ha deciso di affiancarmi, Simone Rossi.
Simone Rossi è bravissimo, ama il suo lavoro e sa farlo con una passione particolare. Dalla prima volta che ci siamo visti mi è sembrato semplice, vivace, disponibile e solido. E’ davvero molto preparato, sempre attento a tutto quello che può succedere in vigna, coinvolto nelle chiacchierate con Gianni sulle lavorazioni migliori da fare. Anche nei momenti difficili non si arrende, riuscendo a rendere scorrevole anche la più grossa complicazione. Mi piace la sua competenza e girare in vigna con lui, parlando tra i filai di novità, interventi, progetti e di tutto un po’, mentre continua a osservare attentamente le viti.
TEATRO DEL VINO distribuisce il mio vino in esclusiva per l’Italia. Trovo il riferimento al teatro abbinato al vino una scelta bella e poetica. Servire e gustare un buon vino è una rappresentazione, un seducente piacere, un gioco serio.
”Il fine del teatro è quello di divertire. Bertold Brecht
Leonardo (risate, stile e schiettezza), Mario (solidità, acume e raffinatezza) e Luca (determinazione, ironia ed eleganza) hanno per il loro lavoro la stessa passione che ho io nel fare il vino. Mi piace il modo in cui hanno saputo accompagnare la loro crescita alla capacità di mantenere rapporti umani diretti e la curiosità sana per le persone e per i vini. In sintonia e confidenza, con armonia e fiducia interpretano a meraviglia la loro parte.
”I veri intenditori non bevono vino. Degustano segreti. Salvator Dalì